Con gli stilisti Wang Peiyi, Francesca Liberatore e Mauro Gasperi finisce la Milano Fashion Week FW 2013/14

L’ho scritto ieri e lo confermo oggi. I giovani stilisti non meritano di sfilare il 26, ultimo giorno della Milano Fashion Week e primo giorno della settimana della moda di Parigi.
Non meritano per vari motivi: loro devono lavorare in un momento difficile, il loro lavoro vale doppio, soffrono ma hanno energia per poterlo fare e meritano un giudizio anche dalle editors più potenti del mondo.
Le stesse fashion editors che il 25 dopo la sfilata di Giorgio Armani hanno fatto i bagagli, raggiunto l’aeroporto e preso il primo volo per Parigi.
E quindi chi ci va a vedere i designer emergenti? Ci vanno i blogger. No non è vero. Non ci vanno tutti i blogger. Ci vanno i blogger che vogliono incoraggiarli e si mettono nei loro panni, in tutti i sensi. Sì perchè alcuni hanno detto no….i giovani stilisti noi non li vediamo…..sfighi loro.
Rimango basito. Noi giovani contro noi stessi. Hai visto come me Scervino, Armani, Marras e Missoni? Allora alza il sederino e vieni a vedere anche loro.
Ora ditemi se questi abiti non sono meravigliosi. Lui è Wang Peiyi ed è cinese. Non un cinese qualunque. Lui ha vinto il Mercedes Benz China Young Fashion Awards.
E la sua collezione si ispira alle costellazioni, allo spazio, all’Aurora Boreale, abiti color neo, porpora e blu scuro con pietre preziose e swarovski.
Poi ecco l’italianissima Francesca Liberatore. La sua collezione è un inno all’inferno della moda. Ed ecco fiamme, abiti neri, tacchi a spillo, pelle e pellicce e sul finale in passerella la donna fanciulla. La bianca vergine illibata.
Prima di lei è il turno di un’altro giovane designer italiano, Mauro Gasperi, che rivisita il tailleur rendendolo fetish, essenziale giocando con il bianco e con il grigio per creare degli abiti dalle linee geometriche ed oblique. E poi un tocco di arancio per spezzare il tutto.
Alla prossima settimana della moda donna.
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