Cosa propongono oggi le aziende concimi e fertilizzanti

Nel corso dei decenni l’uso di concimi e fertilizzanti è molto cambiato, nella forma e nella sostanza.
Da un lato vi è una nuova e sempre maggiore attenzione all’ambiente e alla necessità di rendere più sostenibile l’agricoltura, dall’altro le ricerche svolte nel tempo hanno offerto innovazioni di primaria importanza.
Oggi le aziende concimi e fertilizzanti propongono prodotti di nuova generazione, più sostenibili ma che offrono comunque ottimi risultati.
Come si usa un fertilizzante
Tradizionalmente i concimi e i fertilizzanti si aggiungevano esclusivamente al campo, prima della semina e delle lavorazioni, o anche durante lo sviluppo delle piante. In un passato non troppo lontano la metodologia più usata era più o meno riassumibile con il concetto di quantità: per ottenere una resa maggiore si aggiungevano grandi quantità di concimi, non conoscendo con precisione il fabbisogno reale delle coltivazioni, già presenti o ancora da seminare. In questo modo una parte di concimi e fertilizzanti erano dilavati dalle irrigazioni e finivano nei fiumi e poi nel mare.
Oggi si ragiona in modo del tutto opposto, cercando di utilizzare soprattutto concimi e fertilizzanti puntuali, studiati sul fabbisogno del singolo campo e della coltura in atto, limitando gli eccessi e il dilavamento verso falde acquifere e fiumi. È possibile approfondire l’argomento con informazioni più precise sui prodotti oggi disponibili visitando il sito di una delle aziende concimi e fertilizzanti più note, attiva in Italia e all’estero.
Nuovi prodotti, nuove modalità
Non tutte le soluzioni citate sono novità dell’ultimo minuto, anzi; alcuni dei concimi e fertilizzanti oggi sempre più impiegati dagli agricoltori sono disponibili in commercio da lungo tempo.

Le aziende che li producono, però, impiegano parte del proprio budget per studiare costantemente nuove soluzioni, che permettano di migliorare la resa sul campo, pur utilizzando prodotti maggiormente sostenibili, misurandone l’impiego sulle singole coltivazioni con precisione. Sempre più spesso quindi si sfruttano sia prodotti innovativi, sia modalità di somministrazione innovative.
L’uso di concimi fogliari è ad esempio già molto diffuso, tali prodotti risultano perfettamente assimilabili dalle piante e risultano funzionali su ogni coltura. Prodotti innovativi sono invece i promotori di crescita, i biostimolanti, gli induttori di resistenza.
Ad ogni modo, l’uso di nuovi prodotti e di nuove modalità di somministrazione è già entrato nelle buone pratiche di molte aziende agricole. Si tratta, infatti, di innovazioni che consentono di ridurre le quantità di prodotto applicato, pur migliorando in maniera sensibile la produzione e la qualità dei raccolti.
Integrare il terreno
Coltivare nel tempo il medesimo terreno porta all’assenza di specifiche sostanze nutritive, necessarie per lo sviluppo delle piante. Le aziende concimi e fertilizzanti lo sanno bene ed è per questo che da sempre si utilizzano alcuni macroelementi, necessari per integrare nel terreno ciò che la precedente coltivazione ha tolto. Come abbiamo già descritto questa operazione di aggiunta veniva fatta in modo massiccio, immettendo nel terreno tali sostanze, in quantità sovrabbondante.
Si è scoperto, però, che questo tipo di concimazione potrebbe nuocere all’ambiente e alle coltivazioni. Per questo oggi si studia un’integrazione più puntuale, che vada a fornire alle piante solo ciò di cui hanno bisogno. Oltre ai concimi fogliari si utilizzano concimi idrosolubili radicali, da fornire solo dopo aver analizzato le reali carenze del singolo terreno.
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