Cosa sono e perchè si usano le cellule staminali

Molte malattie del sangue e del sistema immunitario, quali leucemie, immunodeficienze, linfomi, aplasie midollari, talassemie e difetti metabolici, vengono curate ogni giorno grazie alle cellule staminali emopoietiche, che si trovano nel sangue cordonale e riescono a originare globuli bianchi, rossi e piastrine.

Nonostante molti casi, che hanno confermato la validità del loro utilizzo, ancora

molti nel nostro Paese si interrogano sulla loro natura e molti altri, a causa di una scarsa informazione, ignorano il problema sprecando una risorsa preziosissima.

Le cellule staminali emopoietiche vengono prelevate durante il parto, in maniera semplice e veloce, per poi essere donate in una banca pubblica o conservate in una banca privata. La decisione spetta ai genitori.

Le cellule vengono raccolte dal cordone ombelicale, elemento di scarto biologico ospedaliero, per tanto non comportano alcun problema ETICO né tanto meno rischi per la mamma o il bambino.

Nonostante sia una pratica sicura e preziosa, solo il 5% delle mamme in Italia dà il consenso al prelievo, proteggendo un patrimonio prezioso.

Perché cosi poche?

Sicuramente uno dei motivi è la mancanza di informazioni.

Il primo trapianto con cellule staminali cordonali avvenne a Parigi nel 1988 e permise al paziente Matthew Farrow di 5 anni di guarire da Anemia di Fanconi, grazie alle cellule provenienti dal sangue cordonale della sorella appena nata. Nel 1990, in seguito a numerose operazioni di successo, venne creata la New York Cord Blood Bank, la prima banca di cellule staminali emopoietiche al mondo. Oggi le banche sono più di 130, localizzate in 35 nazioni, all’interno delle quali vengono conservati in forma anonima i campioni di sangue cordonale inseriti nel Registro Internazionale per essere a disposizione della collettività.

B4F8520xEsiste anche un’altra scelta a disposizione dei futuri genitori, la conservazione privata-familiare del sangue cordonale. “Conservare le cellule staminali è una scelta proiettata nel futuro, volta a garantire ai propri figli possibile accesso alle terapie di oggi e di domani”, tale frase si legge nella motivazione che spiega la possibilità negli USA di detrarre dalle tasse la quota relativa alla conservazione privata delle cellule staminali cordonali come spesa medica.

Purtroppo in Italia non è possibile detrarre dalle tasse tale spesa. Come non è possibile conservare le cellule staminali in Italia, infatti i campioni “privati” devono essere esportati presso i laboratori esteri. Siamo, insieme alla Francia, unici Paesi dove la conservazione privata ha cosi forti limiti.

La risoluzione del Parlamento Europeo dell’11 settembre 2012 esorta le banche di sangue cordonale pubbliche e private a collaborare per incrementare la disponibilità e lo scambio dei campioni di sangue cordonale. Esistono già in Europa l’esempi di questa collaborazione.

Embriogenesi

Il Gruppo FamiCord, banca privata di Varsavia, attraverso la collaborazione con i migliori Ospedali Specializzati nel settore di Maternità, ha lanciato un progetto che ha l’obiettivo di raccogliere sangue cordonale per la Divisione Pubblica.

In tre anni sono stati raccolti circa 3mila campioni per i trapianti. Nel marzo del 2016, con un trapianto realizzato in Giordania con il campione proveniente dalla Divisione Pubblica della banca FamiCord, è stato possibile salvare il piccolo Mohammed, affetto da leucemia.

“In Italia il 95% dei cordoni vengono gettati come rifiuto speciale, sprecando letteralmente un preziosissimo materiale biologico dalle enormi potenzialità terapeutiche. E’ come gettare nel

contenitore dei rifiuti ospedalieri un qualunque organo potenzialmente utilizzabile per un trapianto” afferma il Prof. Francesco Zinno, immunologo ed ematologo dell’Università Tor Vergata di Roma. In Italia ogni anno circa 5 bambini ogni 100mila abitanti si ammala di leucemia e i linfomi costituiscono il 15% di tumori nei bambini di età compresa tra 0 e 14 anni. Con dati tanto significativi, gli esperti non si interrogano più sulla validità delle cellule staminali, ma su come sensibilizzare genitori e Istituzioni al fine di aumentare il numero dei campioni pronti per trapianti.

La collaborazione tra il settore pubblico e privato, come dimostra Famicord potrebbe essere una via che permettere di salvare molte più vite, grazie anche a una comunicazione chiara che solleciti la libertà di scelta.

 

Per informazioni chiama il numero verde  800 86 49 87.

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