Designer emergenti: Stefania Traversa presenta le sue borse UnodiUna
In un pomeriggio tranquillo di fine estate abbiamo avuto l’occasione di conoscere una ragazza piena di energie, con la voglia di creare e realizzare delle borse uniche, artigianali.
Lei si chiama Stefania Traversa, è di Bari e il suo progetto prende il nome di UnodiUna.
UnodiUna, spiega la nostra Stefania, nasce dalla semplice idea che per poter andare avanti, bisogna fare necessariamente un passo indietro.
Il suo proggetto abbraccia la logica del handmade e si dissocia da quella delle multinazionali della moda e del lusso i quali benefici il più delle volte si basano sullo sfruttamento delle risorse umane e non.
UnodiUna crede nella filosofia del riciclo e che vadano premiate l’idea e la mano che l’ha realizzata.
Per Stefania UnodiUna non vuole essere un marchio, in quanto non crede nel marketing o in qualsiasi strategia di mercato o di vendita.
Dietro questo nome c’è il lavoro manuale di persone che vogliono guadagnare facendo ciò che sanno fare, c’è l’idea che l’unicità delle nostre borse sia il vero valore aggiunto. L’idea è di produrre borse partendo da jeans usati e scampoli di pelle.
L’idea delle borse, continua Stefania, è frutto di un viaggio fatto in Marocco, dove il tempo si è fermato e tutti o quasi sono artigiani. Dietro questo progetto c’è la capacità di creare partendo da un paio di jeans comprati in un piccolo mercato.
Il tema del viaggio è una costante che si riflette nella tipologia di borse che vengono create, e sarà il leitmotiv delle nostre creazioni. UnodiUna sembrano infatti delle maxi borse shopping da portare in viaggio.
Nell’organizzazione dell’attività la nostra Stefania si è fatta aiutare da Alberta Ostillio, creatrice degli Albertini, ed è nata una vera e propria collaborazione, in virtù della stessa passione per le borse handmade.
Una borsa nasce da un colpo d’occhio, da un jeans trovato. Subito dopo inizia la ricerca della pelle da abbinare e si passa alla fase degli accostamenti, per cercare di abbinare i colori a seconda non solo di quelli che possono essere i parametri dettati dalla moda, ma anche in funzione del materiale che Stefania riesce a trovare.
E’ lo stato del jeans, il suo lavaggio a determinarne l’uso finale. Una volta che viene stabilito il modello da realizzare, si determinano quali possono essere i particolari che ne faranno la differenza rispetto ad un modello simile solo nelle misure e non sempre.
Visto che UnodiUna non segue le logiche di un marchio tradizionale, anche i canali di vendita, che Stefania vorrebbe utilizzare, sono differenti.
Crediamo nel passaparola e nei negozi che danno spazio ai designer emergenti e che semplicemente escono dal solito mood della moda intesa come marchio da ostentare.
Stefania intende espandersi soprattutto con l’e-commerce, per la capacità di far arrivare le sue borse con un semplice click, dall’altra parte del mondo oppure dietro l’angolo. Per questo utilizza piattaforme online come artesanum o etsy.
Oltre alle borse in jeans ecco un’altra chicca per la gioia di tutte voi; le clutch realizzate a mano con le stuoie in paia e decori in fili di cotone, un vero lavoro artigianale.
Perchè per Stefania la moda è un concetto da difendere quando viene utilizzata per distinguersi, quando viene utilizzata per esprimerela propria visione del mondo o semplicemente il proprio stato d’animo.
La moda non si segue ma si crea. E’ la rivincita dell’occhio, è il rispetto delle proporzioni, è passare inosservati ma lasciare il segno.
Gli accessori si adattano meglio a questa interpretazione della moda. Un accessorio giusto fa la differenza. E’ ciò che notiamo ancor prima di vedere o di guardare.
stefaniatraversa@hotmail.com
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