Etichette efficienza energetica: come si leggono?

Complice il rincaro delle bollette, è sempre più importante capire la classe energetica dei nostri elettrodomestici per consentirci di comprendere in anticipo quali saranno i consumi a cui andremo incontro.
Le etichette riportanti la classe di efficienza energetica hanno proprio questo scopo, ma non sempre siamo in grado di comprenderle come dovremmo.
Quando acquistiamo un qualsiasi elettrodomestico, che si tratti di un negozio fisico oppure online come quello che vedi qui, è obbligatorio che sia riportato sullo stesso l’efficientamento energetico indicandoci i consumi a cui andremo incontro. Negli ultimi anni questa etichetta ha subito qualche variazione, complici i nuovi modelli sempre più sostenibili. Ciò ne ha reso però ancora più difficile la lettura.

Vogliamo quindi fornirvi una piccola guida per comprendere come leggere correttamente le etichette di classe di efficienza energetica dei vostri elettrodomestici.
Classe efficienza energetica: cosa indica
Come anticipato, la classe efficienza energetica indica i livelli di consumi dell’elettrodomestico. Questa etichetta è riportata per legge su frigoriferi, lavatrici, condizionatori, televisori, lavastoviglie. In pratica quasi ogni elemento che possediamo che si colleghi ad una presa di corrente deve indicare la sua classe di consumo.
La normativa è vigente a livello europeo e consente al consumatore di scegliere l’elettrodomestico che farà risparmiare di più sui consumi della bolletta. È noto che più la classe energetica è alta più il prezzo dell’elettrodomestico potrebbe essere elevato, ma questo sarà poi ammortizzato nel tempo.

La classificazione dell’efficientamento energetico segue una scala che va dalla lettera A alla lettera G, dove la prima indica un consumo ridotto durante l’utilizzo, la seconda un consumo più elevato. È inoltre possibile trovare anche elettrodomestici che presentano come indicazioni le classi A+, A++ e A+++, indice di un ulteriore risparmio di consumo. Proprio in funzione della maggiore diffusione di queste nuove categorie “+”, l’Unione Europea ha optato per l’adozione di una nuova etichetta per la definizione della classe efficienza energetica di ogni elettrodomestico.
La nuova classificazione energetica
L’etichetta di efficientamento energetico che tutti conosciamo va in pensione dopo 26 anni di onorato servizio. Complice la maggiore diffusione di elettrodomestici sempre più efficienti e dai bassi consumi, l’Unione Europea ha scelto di cambiare l’aspetto dell’etichetta a partire dal 1 marzo 2021. È però importante considerare che è ancora possibile trovare la vecchia etichetta in circolazione. Le aziende non sono infatti obbligate a modificare quelle dei prodotti presenti in magazzino, ma solo delle nuove costruzioni.
Cosa cambia con la nuova etichetta? Apparentemente davvero poco, poiché il sistema di valutazione della classe efficienza energetica resta invariato seguendo una scala da A a G, ma considerata l’assenza negli ultimi anni di elettrodomestici di classe inferiore ora tutti scalano di posizione.
Cosa significa nel concreto? Se troviamo al negozio un elettrodomestico di classe B o C non significa che sia meno efficiente, anzi. Quella che prima era identificata come classe efficienza energetica A+++ è ora diventata B/C, mentre la classe A++ è ora C/D.
Con la nuova normativa sarà inoltre presente sull’etichetta un codice QR che darà accesso ad ulteriori informazioni su prodotto e l’indicazione del consumo annuale di energia di ogni elettrodomestico. Un metodo più pratico per riconoscere l’efficienza di ciò che acquistiamo.
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