I benefici del CBD e i suoi diversi utilizzi

Gli studi scientifici evidenziano il potenziale terapeutico del CBD suggerendo che esso possa avere un effetto antinfiammatorio, antidolorifico e ansiolitico.
È tutto vero o i suoi benefici sono sopravvalutati? Cerchiamo di fare il punto in questo articolo attenendoci alle evidenze scientifiche sinora raccolte.
La cannabis light – per intenderci, quella con concentrazione di THC irrisoria o nulla – è stata commercializzata, per la prima volta in Italia nel 2017 (a seguito della Legge 242/2016). Da allora la filiera della canapa ha cominciato ad inanellare record positivi uno dopo l’altro, generando un giro d’affari di centinaia di milioni di euro e creando circa diecimila posti di lavoro.
D’altronde, basta guardarsi intorno per accorgersi di quanto questo settore si sia evoluto velocemente negli ultimi anni. Dopo il boom iniziale in canapai e grow shop, che hanno iniziato a spuntare come funghi in tutta la penisola, oggi i derivati della canapa possono essere facilmente acquistati anche nelle tabaccherie.
Per non parlare dei tanti store online che propongono questa tipologia di prodotti. Quando si acquista cannabis light online è, però, importante rivolgersi a siti affidabili, come JustBob.it che propone una vasta scelta di prodotti di alta qualità.
Senza dubbio il grande successo della canapa e dei suoi derivati è dovuto alle alte potenzialità del cannabidiolo (CBD), componente non psicoattiva della cannabis.
Vediamo di comprenderne le ragioni e metterne in luce alcuni aspetti rilevanti per il benessere fisico e mentale.
Il potenziale terapeutico del CBD e le evidenze scientifiche
Utilizzato principalmente come olio ad uso topico, il CBD viene ricavato dalla canapa attraverso un particolare processo di spremitura di fiori e foglie (denominato “estrazione a freddo”) che consente di garantire la purezza del prodotto finale.
Il CBD non ha effetti psicoattivi e dunque non ha proprietà stupefacenti. Il CBD, infatti, non è menzionato nella Convenzione unica sugli stupefacenti delle Nazioni Unite.
Non solo: l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) ha evidenziato come gli studi preliminari condotti sul CBD suggeriscano benefici per la salute collegati al suo impiego in ambito medico.
In tal senso si è espresso anche l’Istituto Superiore di Sanità, specificando che il CBD può aiutare ad alleviare i sintomi di diverse malattie, tra cui il dolore cronico e i disturbi del sonno.
Il suo impiego ai fini terapeutici è però ancora dibattuto e fonte di controversie a causa della carenza di solide evidenze scientifiche. Le ricerche sugli effetti del CBD sull’organismo sono, infatti, ancora incomplete, perché condotte su casistiche ridotte che non permettono di trarre conclusioni definitive.

CBD: proprietà e benefici
Per ora la ricerca scientifica è praticamente allo stato embrionale, ma le potenzialità sono alte. Dagli studi fino ad oggi condotti sul CBD è emerso che questa sostanza può avere effetti benefici in diversi campi.
Vediamo, dunque, quali sono le principali proprietà benefiche riconosciute al CBD:
– proprietà analgesiche e antinfiammatorie: non a caso i prodotti a base di CBD sono molto diffusi in ambito sportivo; solitamente, li usano gli atleti che incorrono in contratture muscolari per ridurre il dolore e accelerare il processo di guarigione.
– proprietà ansiolitiche, sedative e rilassanti: il CBD avrebbe proprietà rilassanti e calmanti, spesso sfruttate per contrastare l’insonnia o per aiutare a combattere disturbi dell’umore, come ansia e attacchi di panico.
– proprietà antisettiche e antibatteriche: a livello topico, qualche goccia di olio di CBD sulla pelle aiuterebbe a ridurre le irritazioni cutanee causate dal sole, dermatiti e acne.
Senza dimenticare che, avendo effetti emollienti, lenitivi e antiossidanti, il CBD viene sempre più spesso utilizzato nella produzione di prodotti cosmetici, come creme idratanti e trattamenti antiage, balsami, creme doposole, ecc.
Ma le proprietà di questa versatile sostanza non sembrano esaurirsi mai, come dimostrano i tanti studi e test avviati in questi ultimi anni per l’impiego di CBD in settori sempre diversi. Così, ad esempio, dopo una fase di sperimentazione, nel 2020 è entrata in vigore una legge che permette l’utilizzo della Cannabis nell’industria alimentare.
Riepilogando, abbiamo visto come la filiera della canapa abbia vissuto e stia ancora vivendo uno sviluppo economico importante, trainato dal mondo scientifico, oltre che da quello industriale.
Nel corso degli ultimi anni l’attenzione si è progressivamente focalizzata sul potenziale terapeutico del CBD che, a differenza del THC, non ha effetti psicotropi, né presenterebbe effetti nocivi per la salute umana. Ad affermarlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che in un report del 2018 ne evidenzia anche le potenziali applicazioni in ambito medico.
Nonostante le evidenze scientifiche siano relativamente poche e ancora frammentate, dagli studi e ricerche del settore arriva una prima conferma di quanto i consumatori di prodotti a base di CBD hanno già sperimentato: i benefici apportati dall’uso di questi preparati sono concreti e non riguardano solo lo stato mentale (i ben noti effetti rilassanti); pare, infatti, che il loro utilizzo porta con sé una varietà di effetti benefici per il corpo, oltre che per la mente.
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