I tatuaggi fanno male? Verità e miti

Se state pensando di farvi un tatuaggio vi sarete posti la classica domanda: i tatuaggi fanno male? Ecco tutta la verità
Estesi o minuscoli, sfoggiati in bella vista o nascosti in parti molto intime, i tatuaggi hanno ormai sdoganato il mito che li voleva confinati su braccia di marinai o ex galeotti. Ma i tatuaggi fanno male?
Inteso come dolore fisico al momento della loro esecuzione…io me lo sto chiedendo da tempo, da quando ho preso la decisione di incidere sulla pelle le iniziali della mia famiglia.
Diciamo che la seduta necessaria per eseguire un tatuaggio non è proprio una passeggiata di salute…è abbastanza dolorosa.
I tatuaggi fanno male? E quanto?
Partiamo da una considerazione: il dolore è molto soggettivo.
Io ad esempio appartengo a quel genere di persone per cui già schiacciarsi un brufolo comporta un livello di dolore fisico quasi insopportabile, fare un’iniezione è praticamente da svenimento.
Eppure ho sopportato ben due tagli cesarei, per dire.
Rispondere quindi alla domanda se i tatuaggi fanno male varia molto da persona a persona: c’è chi “tatuaggio? Non me ne sono nemmeno accorto” e chi “preferirei farmi scannare che farne un altro“, ecco in genere una via di mezzo non c’è. Consolante no?
La fiducia nel tatuatore
Altro elemento molto importante per la questione dolore da tatuaggio è l’elemento psicologico.
Più si è rilassati e tranquilli e meno male si avvertirà al momento dell’esecuzione. Affidarsi a professionisti seri, qualificati e che operano in ambienti igienicamente sicuri conferisce naturalmente maggiore serenità al tatuaggio.
Al contrario, la tensione dovuta al non conoscere bene l’esecutore vi farà avvertire più fastidio.
I tatuaggi fanno male anche in base al punto in cui li fate
Questa è stata la prima domanda che mi sono posta: dove potrei eseguire il mio tatuaggio per sentire meno dolore possibile? E giù con i sondaggi presso gli amici tatuati.
In generale i riscontri ottenuti sono stati abbastanza univoci: sulle ossa è più doloroso che altrove, quindi su costato, scapole, caviglie e piedi è meglio evitarli se temete di soffrire troppo.
Altrettanto si può dire per zone ricche di terminazioni nervose, come dietro l’orecchio, sul collo o lungo la colonna vertebrale.
Le dimensioni contano
Più il disegno da eseguire è esteso e più tempo dovrete stare sotto “i ferri”. Consigliabile quindi partire da un tatuaggio piccolo e poco riempito, se possibile in bianco e nero realizzato con linea sottile.
C’è da dire anche che tempi più lunghi significano anche maggiori possibilità di abituarsi al dolore, ma in generale i tatuaggi fanno male se sono elaborati, grandi e colorati.
Consiglio finale: realizzate il vostro tatuaggio in una zona non visibile agli occhi…come si suol dire, occhio non vede cuore non duole!
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