Idea per un giardino esotico: il banano giapponese

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Se si vuol realizzare un giardino dal fascino esotico è fondamentale scegliere le piante con la dovuta accortezza, ed una assolutamente adatta a chi ha un obiettivo come questo è il cosiddetto banano giapponese.

Il banano giapponese, il cui nome scientifico è Musa basjoo, è una pianta molto piacevole dal punto di vista estetico, una pianta dalle dimensioni importanti che non passa inosservata grazie alle sue grandi foglie.

Prima di scoprirne le caratteristiche biologiche, sveliamo alcune curiosità.

Alcune curiosità su questa pianta orientale

Anzitutto è interessante sottolineare che il banano giapponese è conosciuto anche come banano giapponese da fibra, in quanto dalle sue foglie ampie e resistenti viene ricavata una fibra con cui si realizza un tessuto.

Come si può immaginare questa pianta ha origini orientali, è proprio in Giappone, infatti, che viene tutt’oggi utilizzata per la realizzazione di tessuti, tuttavia è ormai molto diffusa anche in Europa.

L’arrivo della Musa Basjoo nel Vecchio Continente risale indicativamente al XIX secolo, quando fu subito apprezzata per la sua grande valenza ornamentale.

Le dimensioni della Musa Basjoo consentono di definirla un vero e proprio albero.

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Photo by Yan Berthemy on Unsplash

Cosa è utile sapere sul banano giapponese

Si tratta di una pianta assolutamente adatta al clima italiano e può essere reperita molto facilmente in commercio, la si può trovare anche online su siti specializzati nella vendita alberi on line come Codiferro.

Il banano giapponese può essere messo a dimora sia in aiuola che in vaso; nel caso in cui si opti per questa seconda opzione, tuttavia, è necessario procurarsi dei vasi di grandi dimensioni, essendo appunto una pianta che si sviluppa copiosamente.

A seconda delle condizioni di coltivazione, la Musa basjoo può raggiungere dai 3 ai 5 metri d’altezza, si tratta dunque di una pianta destinata a recitare un ruolo da autentica protagonista nel giardino.

In estate questa pianta regala dei piccoli fiori color crema cui seguono dei frutti che si presentano come una sorta di banana in miniatura, i quali non sono però commestibili; a rendere affascinante la Musa basjoo, come si diceva, sono prettamente le sue grandi foglie.

La collocazione ideale del banano giapponese è in una zona prevalentemente ombreggiata nell’arco della giornata: l’esposizione costante ai caldi raggi solari estivi, infatti, potrebbe danneggiare le foglie, alterandone il colore.

Avendo una struttura ricca d’acqua è molto importante che il terreno sia adeguatamente umido, di conseguenza è opportuno provvedere a delle annaffiature con regolarità; allo stesso tempo, tuttavia, non bisogna eccedere con le quantità di acqua, anche per questo sono preferibili annaffiature costanti, soprattutto in estate.

Con cadenze regolari, inoltre, è consigliabile effettuare la concimazione del terreno, indicativamente due volte all’anno.

Una pianta affascinante e tutt’altro che “difficile”

Nel complesso il banano giapponese non è da considerarsi una pianta “difficile”, anche chi non ha esperienza può gestirla con successo, a condizione che le si dedichino regolarmente le dovute attenzioni.

È importante disporre di spazi adeguati, per via delle notevoli dimensioni che può raggiungere, infine non è affatto una pianta costosa, e anche questo è un punto di forza.

 

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