Lady Diana: la mostra a Torino

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Torino ricorda la bellissima Lady Diana, dopo vent’anni dal tragico incidente che le costò la vita, con una mostra presso le Sale dei Paggi della Reggia di Venaria di Torino.

Le sale dei Paggi della Reggia di Venaria di Torino aprono le porte al pubblico dall’ 8 luglio fino al 28 gennaio 2018 per commemorare una vera e propria icona mondiale di femminilità e di forza: Lady Diana
Era una principessa, la principessa del popolo per l’esattezza.
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La sua vita non era conferme alle rigide regole della famiglia reale inglese, che lei difficilmente riusciva ad accettare: da qui il mito di eroina.
Mai passata inosservata, ha riempito le copertine dei maggiori settimanali mondiali dal Time ad Harper’s Bazaar.

 MOSTRA LADY DIANA

La mostra è curata da Giulia Zandonadi, giovane scrittrice e storica dell’arte, che racconta:

 “Quale ragazza non ha mai sognato di incontrare il principe e di vivere felice e contenta? Diana rappresentava proprio quel mondo, ideale ed edulcorato. In realtà, le principesse non sono solo la facciata che mostrano, sono donne in carne ed ossa e la loro bellezza, come quella di qualunque essere umano, sta nelle fragilità e nelle sfaccettature che esprimono”,

Fabrizio Modina, creativo polivalente, designer di moda, al fianco di Giulia Zandonadi, aggiunge:

“Andandosene improvvisamente, lasciava un’importante dichiarazione al mondo: non tutte le favole hanno un lieto fine. Così abituati a immaginarci le principesse circondate da abiti ricamati di perle, carrozze e castelli di marmo, non ci eravamo resi conto di essere arrivati al XX Secolo. Avevamo bisogno che una giovane donna sostituisse il valzer con il rock, le crinoline con il jeans, le scarpette di cristallo con le Jimmy Choo. Oltraggiosa, irrispettosa, magnifica. E dire che non esistevano neppure i social media. Se lei fosse ancora tra noi, avrebbe un profilo su Instagram?”.

La sua iniziale timidezza un giorno si è trasformata in ribellione, consapevolezza, autorealizzazione; riscosse grande clamore quando restituì alla suocera la tiara tempestata di diamanti e il titolo di “Altezza Reale”.
Nel suo primo periodo a corte indossò tailleur floreali e i cappellini di paglia, poi all’improvviso giunge il cambiamento: meno rose e più tinta unita, via i maglioni jacquard e benvenute le giacche maschili in tweed,  fino a scollature intraprendenti.lady diana5
Al make-up ha sempre pensato da sé, ma peri capelli si affidava all’hairstylist Sam McKnight, che per lei aveva creato l’indimenticabile taglio corto per, una cover nel 1990 per il quale Lady Diana affermò:

“Non è per me, Sam. E’ per le persone alle quali faccio visita o che vengono per vedere me. Loro non mi vogliono vedere in versione “tempo libero”, vogliono una principessa. Diamo loro quello che vogliono”.

Le persone si sono rispecchiate in lei perchè hanno rivisto loro stesse e non semplice perfezione e facciata; l’essere regale era già insito nel suo dna senza aver bisogno di nessuna tiara per confermalo.
Ciò che ha sempre mostrato è stato il suo essere una “comune mortale”, che dopo essere stata tradita dal marito è andata alla ricerca del vero amore.
LE POCHETTE
Lady Diana utilizzava delle pochette in raso non solo per arricchire il suo outfit, ma anche per coprire le scollature infatti sono state battezzate “cleavage bags“, ovvero “borse da scollatura”.
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Per evitare che un fotografo scattasse foto indiscrete, la principessa portava la pochette al petto e copriva strategicamente la zona.

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