Le Figlie del Libro Perduto di Katherine Howe – La Recensione

Continua il filone sulla stregoneria, che ha avuto il suo boom con la saga “Diari delle streghe” della ormai celeberrima Lisa Jane Smith.
A differenza della sua ben nota collega, Katherine Howe aggiunge a questa storia elementi storici, quale il famoso processo alle streghe di Salem del 1692, in cui furono giustiziate ben 20 persone.
Molti nomi presenti nel libro appartengono a personaggi realmente esistiti, di cui l’autrice cerca di mantenere i tratti caratteriali basandosi sui documenti consultati. Ottima prova per questa scrittrice esordiente, la cui opera, dopo aver ottenuto un grandissimo consenso dal pubblico, è stata consigliata dai librai indipendenti americani. E’ interessante sapere che Katherine è realmente discendente di Elizabeth Howe ed Elizabeth Proctor, due donne che subirono il processo per stregoneria.
Consiglio a tutti la lettura di questo romanzo che, senza troppe pretese, ci fa rivivere un periodo oscuro della storia americana, ed insieme ci affascina con uno stile di scrittura semplice ma efficace.
Chi di voi non ha mai pensato, anche solo per un momento, che le streghe possano esistere per davvero? Vi lascio, infatti, con una domanda che il Professor Chilton, relatore della protagonista di questo libro, pone a Connie: “Ma non hai mai preso in considerazione la possibilità che le accusate fossero semplicemente colpevoli di stregoneria?”
Per l’Articolo si Ringrazia la Nuova Collaboratrice Serena Russo
2 Comments
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