Macchie pigmentarie e l’importanza di una buona crema solare

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Macchie pigmentarie non sempre fanno rima con invecchiamento: la loro comparsa dipende da vari fattori, spesso poco presi in considerazione.

Per questo motivo ci teniamo a esaminare nel dettaglio l’argomento, in modo da conoscere i quali trattamenti di prevenzione e come curarle.

Comparsa delle macchie solari

Chiedersi perché spuntano le macchie cutanee è assolutamente sacrosanto. Arrivano all’improvviso, rendendo antiestetica la visione della pelle e facendo pensare a una forma di invecchiamento immediato.

In effetti non è proprio così: quelle che comunemente chiamiamo macchie sono le conseguenze di una produzione di melanina eccessiva. Si tratta di un pigmento naturale prodotto dalle cellule dell’epidermide, i melanociti, capaci di determinare lo specifico colorito della pelle.

Tramite l’azione dei raggi solari UVA e UVB, la pigmentazione di base dell’epidermide subisce importanti alterazioni. Conseguenza è l’abbronzatura, cioè la colorazione degli strati superficiali della pelle. In realtà quando ci abbronziamo la nostra pelle mette in atto meccanismi di protezione dai raggi solari.

Un’esposizione continua al sole comporta un aumento della produzione di melanina, dovuta proprio all’azione degli ultravioletti. Con il tempo questo meccanismo naturale e di difesa porta alla modificazione della melanina che visivamente si manifesta con antiestetiche macchie sulla pelle.

Compaiono ovunque sulla pelle, soprattutto nelle zone maggiormente esposte: viso, dorso delle mani, braccia, gambe, spalle e schiena. In dermatologia sono chiamate discromie che, generalmente, sono innocue ma i medici consigliano di non sottovalutarle perché potrebbero portare a evoluzioni cancerogene, trasformandosi in melanomi.

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Photo by Tetyana Skrypka on Unsplash

Macchie solari e prevenzione

Come per ogni tipo di problematica legata alla salute, anche per arginare la comparsa delle macchie solari della pelle, è sempre valido il detto evergreen ‘prevenire è meglio che curare’. Seguendo alcuni semplici accorgimenti, è possibile evitare la presenza di queste antiestetiche e pericolose alterazioni epidermiche.

Una buona protezione della pelle con una valida crema solare, soprattutto se particolarmente sensibile o molto chiara, è la prima essenziale azione, prima dell’esposizione al sole. Assicurarsi sempre che il prodotto usato contenga filtri di protezione di livello molto elevato, altrimenti è come non mettere nulla.

Ovviamente da evitare l’esposizione ai raggi solari durante le ore in cui arrivano in maniera diretta e a picco sulla Terra, tra le ore 11.00 del mattino e le 16.00 del pomeriggio. Molto spesso questo non basta, per cui è sempre utile usare anche in primavera delle creme con filtro protettivo solare nel quotidiano, sia in città, sia in montagna.

A questo i medici consigliano di aggiungere un alimentazione sana, con cibi ricchi di antiossidanti. Indicata è senza dubbio la frutta, soprattutto gli agrumi, arance in primis, i frutti di bosco e i kiwi, ma anche le carote e i pomodori.

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