Made In Italy: il futuro è la Cina

Gli ultimi dati della moda Made in Italy hanno evidenziato come sia l’esportazione a trainare l’intero settore, in contrasto con i trend negativi del mercato interno.

 

Uno dei paesi su cui si punta molto, per diversi motivi, è la Cina: il motivo primario è che il mercato cinese è ancora per la maggior parte inesplorato, dovuto alla grande difficoltà di entrare in tale mercato fino a poco tempo fa. La seconda ragione è che la Cina è uno dei paesi che sta sviluppando il maggior numero di nuovi ricchi, con conseguente aumento della possibilità di spesa. L’ultimo fattore conta sul numero della popolazione cinese, che consente di trovare un buon mercato per quasi tutti i target.
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Anche gli stessi Cinesi sembrano inoltre essersi stancati delle loro imitazioni dei prodotti italiani, come dimostra lo “scandalo Da Vinci” del 2011, dal nome dell’azienda che spacciava come fabbricati in Italia i propri prodotti creati in Cina. Quello che cercano ora sono veri prodotti Made in Italy, di altissima qualità e non reperibili nel loro paese.

 

In questo senso l’accordo di qualche giorno fa tra il Governo e il colosso di vendite online cinese Alibaba potrebbe essere di grande prospettiva. Il problema principale con un mercato di questo tipo è proprio la distribuzione: non esiste una rete affidabile, non vi è fiducia verso compratori e venditori cinesi e spesso le merci rimangono bloccate per mesi alla dogana. Quello che Alibaba (che da quest’estate sarà quotato a Wall Street) può offrire, controllando circa l’80% di tutto il commercio elettronico cinese, è un sistema di distribuzione affidabile, e una piattaforma di grande rilievo per far conoscere quei marchi che altrimenti non arriverebbero in Cina. Quei prodotti di grande qualità, di fattura artigianale, di aziende medio piccole italiane potrebbero affacciarsi con i loro prodotti su un mercato virtualmente senza limiti. Il Made in Italy più ricercato è sicuramente quello del settore della moda: abbigliamento firmato, calzature, e pelletteria come le borse da donna e borse da viaggio.

 

Non resta che aspettare i frutti di questa collaborazione, che se avrà grandi effetti positivi potrà fare da linea guida anche per altri settori e altri mercati.

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