Omega Blog Tour: la visita allo storico Museum a Bienne in Svizzera

Un’esperienza unica nel suo genere quella che ci ha regalato Omega in Svizzera, per la precisione a Bienne, sede storica dell’azienda dal 1894. Ed è proprio lì che nel 2010 è stato riaperto al pubblico dopo anni di restauri l’Omega Museum, il più antico museo dedicato alla storia di un solo marchio.
Sì perchè quando la storia è stata scritta Omega era lì, dal 1894 è stata protagonista di eventi mondiali, primati storici, come il primo sbarco sulla Luna, la missione Apollo 13, le due guerre mondiali, l’investitura del Presidente Kennedy fino all’intrattenimento ed alla leggenda, 007 Agente Speciale James Bond.
Sarà un onore per noi raccontarvi con le immagini la storia di Omega raccontataci dal responsabile del museo e Jean Claude Monachon, Vice Presidente dello sviluppo prodotto che ci hanno accolti nella loro casa, il Museo Omega nella sala che ospita ben 150 movimenti meccanici differenti, tutti unici, tutti perfetti, tutti precisi.
Prima di essere ospitato da Omega non mi ero mai posto la domanda del perché di quel nome. L’azienda nasce nel 1848 per opera di Louis Brandt, un orologiaio padre di due figli, che apre uno stabilimento a La Chaux-de-Fonds in Svizzera.
In realtà i primi orologi sono da taschino ma è solo nel 1894 che l’azienda si chiamerà Omega grazie al ruolo dei due figli che creano il primo movimento meccanico, il primo calibro, chiamato proprio Omega. Quindi il nome dell’azienda è proprio il nome del primo movimento creato nel lontano 1894, Omega.
Ed è proprio dal 1894 che Omega scrive la storia dell’orologeria svizzera vantando primati che hanno un comune denominatore; perfezione.
Gli orologi Omega sono precisi, questo è il vero segreto che ha fatto della casa di orologeria svizzera il vero successo.
E da allora che Omega diventa protagonista di numerosi eventi storici, dai più cruenti a quelli memorabili. Sì perchè Omega era utilizzato anche dai soldati in guerra. Nel 1899 scende in campo di battaglia, al polso di soldati, riuscendo a sconfiggere tempeste di sabbia, neve, pioggia e vento.
Ma poi ecco la gioia di Omega quando diventa nel 1905 il segnatempo di eventi sportivi memorabili che culminano con l’inconorazione del 1932 di Cronometrista Ufficiale dei Giochi Olimpici di Los Angeles con ben 30 cronografi usati per marcare i tempi di tutti gli eventi.
E’ il 1955 e Omega conquista le donne con il Lady Matic, il primo orologio da polso Omega realizzato per le donne, elegante, raffinato ed impreziosito di diamanti fino alle più recenti versioni.
Ma gli orologi Omega sono conosciuti anche come vere e proprie opere d’arte; pensate nel 1925 riceve il Gran Premio della mostra Exposition De Arts Decoratis a Parigi, patria dell’art deco.
E da allora Omega si diletta e si perfeziona creando orologi meravigliosi, dei veri e propri gioielli indossati da Principesse e Regine, tempestati di diamanti puri, rubini, smeraldi.
Ed è nel 1937 che la principessa Giuliana d’Olanda riceve un orologio Omega per le sue nozze con un movimento, calibro di soli 2,13 grammi, un record per quell’epoca, e la spirale più sottile di un capello umano.
Ma bisogna aspettare gli anni quaranta per la svolta che farà di Omega la storia dell’orologeria svizzera. Nel 1943 Omega crea il primo movimento meccanico automatico e nel 1944 raggiunge il primato di un decimilionesimo di movimenti calibro Omega.
Nel 1947 Omega crea il Tourbillon, il primo movimento che contrasta la gravita, proprio quello che aprirà la strada per una carriera spaziale.
Nel 1952 Omega crea il mio orologio preferito, stupendo, elegantissimo e chic, il Constellation e nel 1957 lo SpeedMaster con la scala tachimetra sulla lunetta.
Nel 1960 Omega partecipa alla storia dell’America, come orologio indossato dal Presidente John F. Kennedy durante la cerimonia di investitura del 20 gennaio 1961.
L’orologio fu regalato a Kennedy dall’amico Grant Stockdale con una dedica profetica, nel 1960 e nel 1961 il Presidente annuncia il programma spaziale.
Nel 1965 Omega diventa cronografo ufficiale della NASA dopo che lo SpeedMaster fu indossato nel 1962 dall’astronauta Wally Schirra durante la missione Mercury Sigma 7.
E nel 1969 Omega conquistò un’altro primato, il primo orologio ad essere andato sulla Luna. Ma è il 1970 l’anno fortunato quando la squadra Apollo 13 si salva grazie alla precisione dei cronografi Omega per l’accensione dei motori necessari per portare a casa tre astronauti dopo un guasto del computer a bordo.
Missione che fece conquistare ad Omega il simpatico ed autorevole Snoopy Award, riconoscimento della Nasa per la precisione dei cronografi Omega.
Omega protagonista anche della fine della Guerra fredda tra Usa e Urss quando nel 1975 gli austronauti americani e sovietici si stringono la mano in segno di cooperazione nelle missioni spaziali entrambi con gli orologi Omega al polso.
Omega è campione non solo nello spazio e sulla terra. Nel 1981 Omega raggiunge il record di 101 metri in immersione con il Seamaster 2 al polso di Jaques Mayol fino ai 105 metri nel 1983.
Nel 1990 Omega diventa protagonista di tutti gli eventi sportivi con il cronometraggio, successo conquistato dal 1961 quando fu inventato l’Omegascope, che permise di proiettare sullo schermo dei televisori il tempo cronometrato degli atleti durante le gare.
Nel 1995 Omega conquista il pubblico diventando l’orologio ufficiale di 007 Golden Eye. Da allora James Bond non può più fare a meno di indossare al polso un Omega e come lui lo stesso per i protagonisti di Sette Anni in Tibet.
Anche io per una sera ho avuto l’onore di indossare la storia di Omega. Io ho scelto il classico De Ville, una linea nata nel 1967 senza l’attribuzione Seamaster.
Ma la storia continua perchè il Blog Tour è ancora lungo e pieno di tappe importanti…Alla prossima
#OmegaExperience
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