Ortodonzia invisibile: l’alternativa al tradizionale apparecchio ortodontico

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Con l’espressione ortodonzia invisibile si fa riferimento a varie tecniche ortodontiche caratterizzate dal fatto che i dispositivi utilizzati per la correzione delle problematiche di allineamento sono invisibili o comunque difficilmente visibili da chi interloquisce con il paziente.  

Con il passare degli anni, le tecniche di ortodonzia invisibile sono diventate sempre più diffuse e oggi vi sono centri dentistici in tutta Italia che le propongono ai propri pazienti; è per esempio possibile effettuare un trattamento di ortodonzia invisibile a Padova, a Milano, a Roma o altre città di grandi dimensioni, così come in quelle più piccole.  

I motivi principali del successo di queste tecniche sono essenzialmente due: in primo luogo la loro efficacia è paragonabile a quella delle tradizionali tecniche ortodontiche con apparecchio, in secondo luogo l’impatto estetico dei dispositivi di ortodonzia invisibile è, come facilmente si può intuire dalla terminologia, praticamente nullo; conseguentemente, a parità di efficacia, un giovane o un adulto tendono a preferire queste metodiche; non si deve infatti sottovalutare il fatto che, a livello psicologico, soprattutto nei più giovani, il dover indossare un apparecchio ortodontico tradizionale può rappresentare un problema.  

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Photo by Diana Polekhina on Unsplash

Va comunque specificato per correttezza che è solo lo specialista che può stabilire quale metodica è più appropriata a un caso specifico; potrebbero esserci infatti alcuni casi particolari che richiedono obbligatoriamente un determinato trattamento, più efficace con una tecnica piuttosto che con un’altra.  

Quali sono le principali tecniche di ortodonzia invisibile?  

Le principali tecniche di ortodonzia invisibile sono tre:  

  • l’ortodonzia linguale con apparecchi con o senza attacchi;  
  • l’ortodonzia tradizionale con fili e attacchi trasparenti;  
  • l’apparecchio trasparente.  

L’apparecchio linguale 

L’apparecchio linguale è un dispositivo che viene posizionato sul retro della dentatura; ciò lo rende invisibile dall’esterno; esistono sostanzialmente due tipologie di apparecchio linguale: con o senza attacchi; la scelta è legata al tipo di disallineamento da trattare; in linea generale, gli apparecchi con attacchi possono risultare più fastidiosi per alcuni pazienti.  

L’apparecchio con fili e attacchi trasparenti 

È anche possibile ricorrere agli apparecchi fissi con fili chiari e con attacchi trasparenti; si tratta di dispositivi ortodontici simili a quelli tradizionali, ma i materiali con i quali sono realizzati li rendono meno visibili all’esterno; possono rappresentare una buona scelta qualora si voglia utilizzare una tecnica tradizionale riducendo comunque l’impatto visivo dell’apparecchio.  

L’apparecchio invisibile 

L’altra tecnica di ortodonzia invisibile è il cosiddetto metodo Invisalign (marchio registrato); è una tecnica molto innovativa che si basa sull’impiego di allineatori invisibili; si tratta di leggeri e sottili bite trasparenti che il paziente deve indossare quasi tutto il giorno; questi apparecchi sono realizzati con un materiale termoplastico a uso medico; sono facili da indossare e non sono fastidiosi. Come detto devono essere indossati per tutto l’arco della giornata, ma possono essere tolti con facilità per i pasti e per le manovre di igiene orale.
Si tratta di una metodica che da tempo sta conoscendo un crescente successo; attraverso questa tecnica è possibile risolvere diversi casi di disallineamento dentale in tempi che, a seconda della serietà del quadro, variano dai 18 ai 24 mesi circa.

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