Sai, la gente è …TO BE DIFFERENT!!!
E’ vero che non siamo tutti uguali, per fortuna, ma qui si esagera!!!!
The Fashionist pubblica questa foto scattata a Firenze, patria della moda e del vintage…e questa signorina sembra voler indossare tutti gli stili possibili; dalla borsa in struzzo alle scarpe trampolino…
NO COMMENT!!!
TO BE DIFFERENT
PHOTO CREDIT: The Fashionist
15 Comments
Allora Bea nella foto l ho fotografata pechè primo, le borse che ha nelle mani le produce da sola, ecco il motivo di due borse nella foto, secondo ha una tunica bianca che non mi paice molto ma le calze e il cappotto piú le scarpe, anche se di stili differenti, mi piacciono.
Con la foto ho vouto dare risalto alle sue borse e ci sono riuscito.
Poi comunque la patria del vintage…senza togliere nulla a Firenze è Napoli e milano la patria della moda..poi che firenze sia una bella cittá e ci sia qualche bel soggetto fine to me…ma non esageriamo !!!Bacioniie bel blog by the way.
Grazie mille per la precisazione Fosco…sappiamo benissimo che Milano è la capitale della moda come Napoli fulcro del vintage, ma volevamo racchiudere in due parole l’essenza della Firenze capitale della bellezza e delle arti:))) (me la passi?) Ti ringraziamo anche per la precisazione su Bea…le borse sono veramente belle (certo nel post contestavamo l’insieme), ma visti singolarmente gli accessori indossati sono stupendi:))) grazie mille e siamo contenti ti piaccia il blog…BUONA PASQUETTA
credo che non si possa dare un metro alla diversità, ne che la diversità sia un metro di giudizio.
la moda è questo, è espressione di quello che si è. e non si può tarpare la voglia di espressione di una persona
le grandi giornaliste di moda, anna piaggi, isabella blow, sono sempre volute essere too different.
forse tu che trovi to be different questa ragazza, perdi in partenza se vuoi occuparti di moda.
inoltre se leggi bene le fonti c’è scritto che la ragazza è una designer quindi probabilmente le due borse sono solo per mostrare i suoi modelli.
ognuno e different nel modo che vuole
Stefano
DIFFEEEEEEEEEEEEEEEEEEEErEEEEEEEEEEEEEEEEEEENT!!!!!!!!!!
Quando il diverso è colui che non segue consuetudini prestabilite.
Come valutare la trasgressione? E’ costruttiva in cerca della propria originalità o è distruttiva? Il diverso, in genere, assume connotazioni di deficit, handicap, menomazione, declassamento… che sono sfumature negative, persino il troppo bello diventa brutto in questa logica. E’ difficile conoscere e incontrare l’altro nella sua bellezza, peculiarità e unicità. Più facile è formulare pre-concetti, pre-giudizi, schemi di pensiero autoreferenziali, decisi da sé, che ci difendono e ci tutelano. Ciò che è simile a noi, infatti, è più rassicurante, riconoscibile, controllabile.
Diventa evidente che ci si muove su una linea di confine, dove il diverso – trasgressivo può diventare bello-unico-originale-creativo, ma anche brutto-sporco-deviato-distruttivo.
Questo sentimento di diversità si accompagna solitamente alla sensazione spiacevole di essere altro, di non appartenere pienamente al proprio gruppo di riferimento. E’ una sensazione di disagio e di scarso adattamento al contesto che finisce spesso per prevalere. Così anche il diverso per capacità finisce con il sacrificare il proprio talento in nome di una presunta uguaglianza normale, sperando che il senso di disagio diminuisca, anche se non può che aumentare. Così si trovano artisti con le loro opere, sconosciute al pubblico, chiuse nel frigorifero e in soffitta, non credendo nel loro valore e non volendo rischiare di perdere una speranza. Oppure musicisti che dopo aver assaggiato il successo si ritirano in ufficio con un lavoro da impiegato perché non è serio trasformare una passione in un lavoro! Talvolta vediamo riflesse negli altri le bellezze che noi desideriamo e che per invidia disprezziamo, in loro e poi in noi. La verità è che a nessuno piace essere considerato razzista, ma di razzismo ce n’è molto. A cominciare da se stessi, quando ci è difficile credere nelle nostre risorse, o quando le nostre risorse ci sembrano così uniche e incomprese da chiuderle in un cassetto. A volte sarebbe opportuno avventurarsi nei meravigliosi e oscuri meandri del nostro mondo interno per capire chi siamo, senza false illusioni, ricordando che chi conosce tutte le risposte, non si è fatto abbastanza domande. Quindi la diversità, benchè apparentemente non ci riguardi, in realtà appartiene al nostro vivere quotidiano, e dovrebbe farci riflettere anziché appiattirla, perché diversità è anche unicità.
Care mie
come potrei essere diversamente !E VOI?
TROPPO IMPEGNATE AD ABBINARE LA SCARPETTA ALLA BORSETTA?
VIVE LA DIFFERENCE!
Benedetta Different Bruzziches
Non siamo tutti uguali. Per fortuna! PUNTO.
Se c’è una persona che, nel suo essere, non è FORZATA questa è Benedetta. Basta scambiarci due parole, passarci qualche ora per constatare che ogni suo gesto, ogni sua affermazione sono l’essenza della spontaneità e della schiettezza. Non sono un esperto, nè appassionato, di moda, ma mi interesso di arte e ritengo di avere uno spirito sensibile. Benedetta ha una gran dote: è in grado di rendere “suo” l’oggetto più “strambo” che indossa, perchè lo fa senza ostentazione e senza bieca vanità. Con la stessa freschezza e vitalità porta avanti le sue creazioni, mai banali, mai già viste, e nelle quali viene fuori tutto quello che lei ha dentro, cosa che solo i veri spiriti artistici, e vi assicuro che ce ne sono pochi, riescono a fare. Un salutone!
Sai, la gente è …TO BE DIFFERENT
Apparte l’inglese io lei la trovo favolosa e different finalmente!
Grazie a Dio che non siamo tutti uguali. Benedetta è una persona meravigliosa e quando l’ho conosciuta, parlando delle sue fantastiche borse, mi ha detto che anche gli abiti e gli accessori servono per comunicare chi siamo. Il look di Benedetta sarà anche diverso da tutti quelli che vediamo per la strada, ma almeno lei con i suoi abiti particolari comunica la sua personalità! Comunicano forse di più quelle che si vestono firmate dalla testa ai piedi e sembrano non gridare altro che “sono piena di soldi”?
Sono contenta che questo post abbia creato reazioni…comunque volevo precisare che a noi piace tantissimo l’originalità di Benedetta e to be different…non è altro che quello che scrive anche The Fashionist in riferimento a Benedetta, ma teniamo a precisare che non vi è nulla di negativo nell’essere DIFFERENTI, anzi…:)))
Il no comment è stato inserito proprio perchè uno stile così può creare o meno scalpore ma sicuramente non passa inosservato…era ironico ma forse questo non è passato…
COMUNQUE VIVA LO STILE DI BENEDETTA E IL SUO ESSERE….TO BE DIFFERENT :)))!!!!
Ma perchè per ogni cosa che si scrive, bisogna sempre sprecare fiumi di parole per trovare l’accezione negativa?
Io ho capito cosa intendono quelli del blog ed è una semplice e pura opinione per nulla dispregiativa…
Bravi mi piace il vostro blog, continuate così!!!!
Dire che si è differenti non è offendere… forse la si percepisce male se si hanno pregiudizi in riferimento al termine!!!
Comunque bellissime borse Benedetta…dove si possono comprare?
Anche secondo me gli accessori singolarmente sono belli ma tutti insieme stonano un pò…
complimenti per il blog ben fatto…però potreste mettere più post PROVATI PER VOI????
ciao a tutti. credo che l’articolo non sia stato affatto scritto in mala fede. io leggo senza pregiudizi e credo che flavia abbia esaltato la diversità facendo una provocazione. non ci trovo nulla di male. anzi mi congratulo con i ragazzi del blog per l’ottimo lavoro che fanno, per le rubriche e per l’omaggio all’abruzzo.
BELLISSIMO INTERVENTO DI BENEDETTA!NELL’ALTRO CI FA PAURA VEDERE NOI STESSI!!!!!!!VIVA CHI NON TEME DI ESSERE DIVERSO E FA DELLA PROPRIO DIVERSITà UN VESSILLO, LA SUA FORZA E LA SUA BELLEZZA!!!!!!!! TROPPO SPESSO LA PAURA DI NON ESSERE AMATI CI SPINGE A FINGERE!VIVA LA DIFFERENZA, I COLORI, LE OPINIONI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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