Saint Laurent, l'eredità del mito: collezione autunno inverno

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Saint Laurent, maison da sempre all’avanguardia che, con il suo fondatore Yves, per prima ha introdotto le famose Sahariane e l’arte come stampe per gli abiti, ha da un anno un nuovo direttore creativo. 

Oggi entreremo nel mondo di una maison che ha fatto e fa tutt’ora la storia della moda: Saint Laurent.

Fondata nel 1962 da Yves Saint Laurent, fu il primo marchio nel 1966 a sdoganare il pret-a-porter, con l’obiettivo di rendere la moda meno elitaria.

Da un punto di vista stilistico, mosieur Yves è stato il primo, nel ’65 ad utilizzare le tele di famosi artisti, Mondrian su tutti, come stampe per i suoi tubini. 

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Un’altra forte tendenza di questa maison è stata la rivisitazione di un capo prettamente maschile per renderlo adatto alla silhouette femminile: lo smoking.

Rappresentò una vera e propria rivoluzione (in parte anticipata da Coco Chanel) per quei tempi, poiché per le donne l’indossare i pantaloni equivaleva ad una provocazione.

Con Saint Laurent diventa invece l’emblema della donna di potere, moderna e raffinata, e tutt’oggi questo capo mantiene questa immagine.

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Altro simbolo della casa di moda francese è la Sahariana.

Questa giacca che in origine nasce come indumento comodo per i viaggi grazie ai suoi tessuti e le tante tasche, è diventato nel 1968 un capo haute couture.

Il merito anche in questo caso è del genio Saint Laurent, che lo ha reso un capo indispensabile per il guardaroba delle donne eleganti. 

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Dopo il ritiro di mosieur Saint Laurent nel 2002, i direttori creativi sono stati stilisti già riconosciuti a livello internazionale, Tom Ford e Hedi Slimane; a partire dall’aprile del 2016 il direttore creativo è Anthony Vaccarello, che aveva già ricoperto questo ruolo in Versus Versace.

Già nelle collezioni per Versace aveva mostrato la volontà di riportare in auge i tratti distintivi, e nel caso della casa italiana, il motivo greco. 

Anche da Saint Laurent ha mostrato questa intenzione, in primis ripristinando l’originale logo della maison, che ha riproposto soprattutto nelle scarpe: le decolletè con tacco logo sono diventate un must have.

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Nella sua prima collezione primavera-estate si è chiaramente notato come Vaccarello abbia adattato i suoi tratti distintivi, l’utilizzo della pelle, dei tagli e dei tacchi a spillo, ai codici classici di Saint Laurent, ovvero il nude look e lo smoking maschile. Ne è venuta fuori una collezione che strizza l’occhio agli anni ’80.

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COLLEZIONE AUTUNNO INVERNO SAINT LAURENT

Anche nella collezione autunno-inverno ’17-’18, Vaccarello punta sulla fedele pelle, ma utilizza anche pelliccia, velluto, seta e chiffon. Stilisticamente è un trionfo di rouches sui mini abiti e sulle gonne, di spalle rettangolari e tagli asimmetrici, ancora una volta molto eighties, e di spacchi vertiginosi sugli abiti lunghi. 

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E’ una collezione dallo stile molto rock e giovanile, con capi realmente indossabili anche da donne normali in qualunque occasione, a differenza di ciò che vediamo spesso sulle passerelle.

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