Save the Children per illuminare il futuro dei bambini


Mamma di due bambini, con una famiglia e un lavoro solido alle spalle, posso ritenermi più che fortunata perché i miei genitori non mi hanno mai fatto mancare nulla e io oggi cerco di dare il meglio ai miei picocli, non rendendomi spesso conto che quello che per me è il minimo, in realtà per molte famiglie è un desiderio inarrivabile.
C’è la povertà assoluta, sotto uno standard di vita accettabile e c’è una povertà educativa, cioè la mancanza di opportunità formative per i bambini.
Ciò vuole dire nessun futuro per questi bambini, che non avranno possibilità di vivere una vita dignitosa.
In Italia il 15% dei giovani tra i 18 e i 24 anni non consegue il diploma superiore e altrettanti non raggiungono competenze minime in matematica.
Per cercare di aiutare le famiglie disagiate e aiutare questi bambini a sopravvivere in tutti i sensi, Save the Children nel maggio 2014 ha lanciato Illuminamo il Futuro (http://www.illuminiamoilfuturo.it), una campagna per contrastare la povertà educativa e sostenere i Punti Luce, centri ad “alta densità educativa” che sorgono in quartieri svantaggiati e propongono attività ludico-ricreative, formative ed espressive.

In Puglia, nel quartiere Perrino a Brindisi c’è il punto luce con sede in Via Adige angolo Corte Ticino, all’interno degli spazi del Centro di Aggregazione Giovanile/Casa della Sussidiarietà.

Il Punto Luce di Bari è situato in Via Monsignor Francesco Nitti 48, nel quartiere Libertà. È una struttura di circa 400 mq messa a disposizione dall’Oratorio Centro Giovanile Redentore Don Bosco. Lo spazio, precedentemente utilizzato come laboratorio di falegnameria, è stato riqualificato nell’attuale Punto Luce. La struttura offre a bambini e i ragazzi tra i 6 e i 16 anni molteplici attività e laboratori gratuiti: sostegno scolastico, pianoforte, rap, art attack, giardinaggio, danza, giocoleria, inglese, sportello legale per genitori.

 

Fino ad oggi sono stati direttamente coinvolti nelle attività del Punto Luce di Bari 450 ragazzi. Di questi, più della metà (282) frequentano regolarmente e con costanza i centri.

La struttura offre a bambini e i ragazzi tra i 6 e i 16 anni tantissime attività come danza, teatro e street art e ad oggi ha aiutato 150 ragazzi.

Sono stati erogati inoltre 6 doti educative annuali, cioè piani individuali di supporto per fornire beni e servizi educativi a quei minori che, diversamente, non vi avrebbero accesso a causa delle comprovate difficoltà economiche della famiglia.

Vivendo in un quartiere ad alta densità popolare a Bari, trovo che questi centri possano aiutare a togliere questi ragazzi dalla strada, aiutandoli ad esprimere le loro peculiarità ed evitando altresì di limitarli, proteggendoli per quanto possibile dai pericoli della strada.

Questi sono dati importantissimi; nessun bambino infatti, in Italia dovrebbe essere privato dell’opportunità di mangiare adeguatamente, di andare a scuola e di leggere un libro o giocare in uno spazio sicuro.
Ad oggi sono stati inaugurati 13 Punti Luce in 8 regioni.
Con Illuminiamo il Futuro 2013 in progetto è quello di sconfiggere la povertà educativa attraverso uno sforzo comune e coordinato da parte del Governo, delle amministrazioni locali, delle ONG, delle università e delle famiglie. Uno sforzo che quindi necessita di un piano e di obiettivi comuni.
Grazie a Save the Children possiamo illuminare il futuro di quel milione di bambini che oggi vivono in povertà assoluta.
Per sostenere i Punti Luce: http://www.illuminiamoilfuturo.it/punti-luce/
Articolo Sponsorizzato

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