Stress da lavoro e insoddisfazione

Lo stress da lavoro e l’insoddisfazione sono dei sentimenti davvero logoranti che possono metterti in uno stato d’animo per nulla costruttivo, corri ai ripari!
Stress da lavoro e insoddisfazione sono due stati d’animo che possono essere provocati dall’ambiente lavorativo; in cosa consistono?
Lo stress da lavoro è percepito da quelle persone che sentono le richieste del mondo lavorativo superiori alle loro reali capacità.
In Europa questa condizione sembra interessare almeno un lavoratore su quattro e comporta delle conseguenze negative a livello fisico e psichico; per molte donne lo stress da lavoro è provocato anche dalla difficoltà di conciliare l’impegno professionale con la vita familiare.
In caso di stress da lavoro, ecco cosa accade:
- ambito lavorativo: assenteismo, infortuni, malattie, problemi disciplinari, conflittualità, difficoltà relazionali, bassa qualità nelle prestazioni lavorative.
- sfera personale comportamentale: indecisione, insicurezza, impazienza, isolamento, aumento del consumo di alcool e/o delle sigarette e/o di caffé, impulsività.
- sfera psicologica: scarsa concentrazione e attenzione, stanchezza cronica, sensazione di avere la testa vuota, ansia, angoscia, stati depressivi, crisi di pianto, pessimismo, cattivo umore, autocommiserazione, attacchi d’ansia o attacchi di panico.
STRESS DA LAVORO: COME USCIRNE
Poni a te stesso queste domande:
1.È davvero il luogo di lavoro a rendermi nervosa o ci sono delle tensioni nella mia vita privata?
2. Cosa mi rende nervoso, mi angoscia o determina lo stato di ansia?
3. Riesco a lasciare i problemi lavorativi al di fuori della mia vita privata?
In caso di stress da lavoro, bisogna parlare con uno psicologo ed iniziare a pensare di non essere inadeguato e che la situazione potrà essere risolta.
INSODDISFAZIONE: un coach per sentirsi meglio
Le principali forme di insoddisfazione dipendono dal:
- non sentirsi realizzati nei ruoli professionali e in quelli privati
- non sentirsi importanti
- non sentirsi amati o di appartenere
- non avere una vita stimolante e varia
- non soddisfare i bisogni primari
Per uscire dallo stato di insoddisfazione, bisogna domandarsi “Cosa mi soddisfa sul lavoro? Come potrei sentirmi soddisfatta? e concentrarsi sulle risposte.
Il Coach non svolge attività di prevenzione o cura rispetto a malattie o disagi; non offre sostegno psicologico, bensì si concentra sulla crescita e sviluppo della persona accompagnandola nella definizione di obiettivi raggiungibili.
La maggior parte dell’ansia che proviamo è frutto della nostra “vocina” interiore! La figura del coach può aiutare a creare un buona comunicazione interna.
Cerchiamo nelle cose quotidiane un minor perfezionismo e condividiamo i compiti in casa.
Se il lavoro non rende felice, ma non si vedono alternative, un coach potrà aiutare a chiedersi:”Cosa esattamente mi rende stanca? Qual è il mio obiettivo? Cosa mi serve ora?”.
Talvolta per alleviare lo stato di insoddisfazione basta concedersi delle “coccole” extra: una passeggiata con le amiche, un buon gelato o comprare un paio di scarpe.
Se la insoddisfazione dipende dalla mancanza di un lavoro, non rimanete chiuse in casa a inviare centinaia di curricula che non avranno risposta, ma andate alla ricerca di workshop, corsi di formazione, opportunità di volontariato che non solo arricchiscono le competenze, ma consentono di conoscere persone nuove.
L’obiettivo è imparare a dialogare con se stessi diventando i migliori alleati!
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