Tassa Airbnb: da pagare entro 16 ottobre

Se siete proprietari di un Airbnb questo articolo fa al caso vostro! Parleremo della tassa Airbnb da pagare entro il 16 ottobre.
Ed è arrivata anche la tassa Airbnb che vi metterà davanti ad un’ardua scelta:
- Pagare la tassa
- Pagare la sanzione
L’Agenzia delle Entrate sancisce la fine della tregua sulle locazioni brevi e fissa; La prima tassa Airbnb dovrà essere pagata entro il 16 ottobre e verrà applicata per i pernottamenti risalenti al 12 settembre.
Per i periodi precedenti, varrà lo Statuto del contribuente che annulla le sanzioni; in ogni caso i dati dei pernottamenti, dal 1 gennaio 2017, dovranno comunque essere inviati al Fisco.
NOVITA’ TASSA AIRBNB
L’Agenzia delle Entrate ha anche specificato che:
- se il pagamento avviene con assegno da affittuario a proprietario, l’intermediario non potrà trattenere gli importi relativi alla tassa in acconto e quindi l’acconto sulla cedolare secca non si applica. Spetterà al proprietario pagare la tassa Airbnb quando presenterà la dichiarazione dei redditi.
- la normativa relativa alla cedolare secca del 21% è applicabile esclusivamente agli affitti tra privati e della durata inferiore ai 30 giorni; il pagamento della stessa sarà in capo all’intermediario che tratterra la tassa in acconto in base a quanto spetta ai proprietari. La cedolare secca in oggetto, quindi, non potrà essere applicata su affitti sottoscritti da società.
Quale sarà la reazione degli host Airbnb nei confronti della cedolare secca? Ecco una che ho trovato in rete di un host di Pescara:
“Onestamente credo che sia una tassazione eccessiva e non sono sicuro che semplificherebbe le cose perché i siti dovrebbero fare da sostituto di imposta. La cedolare secca Airbnb? Non la vedo una riforma facile ma di sicuro è opportuno fare dei controlli contro l’evasione perché soprattutto nelle grandi città ci sono persone che affittano molte stanze e fanno concorrenza sleale a b&b o alberghi. Per il resto credo che Airbnb sia un buon metodo per dare una spinta turistica alle destinazioni come Pescara che, grazie anche ai collegamenti aerei low cost, è cresciuta molto dal punto di vista delle visite dall’estero.”
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