Tornano le gomme estive: perché montarle al posto delle invernali

Il 15 aprile scorso è scaduto l’obbligo di circolazione con gomme invernali (sulle strade extraurbane interessate da appositi provvedimenti); di conseguenza, gli automobilisti possono sostituire gli pneumatici da neve con quelli estivi.
In realtà, in assenza di un obbligo normativo – è possibile circolare regolarmente con le gomme termiche tutto l’anno – la sostituzione stagionale non è strettamente necessaria, almeno dal punto di vista puramente amministrativo.
In alcuni casi, però, è consigliabile equipaggiare la propria autovettura con coperture specifiche per il periodo estivo, anche se ciò comporta un certo dispendio economico. Anche per questo, un numero sempre più cospicuo di utenti si rivolge al web per cercare offerte vantaggiose o confrontare prezzi al dettaglio, spesso avvalendosi dei cataloghi digitali di e-commerce specializzati quali Euroimport Pneumatici.
Ma quali sono i fattori che suggeriscono, in determinate circostanze, di optare per le gomme estive in luogo delle invernali o delle cosiddette ‘4 stagioni’?. Cerchiamo di rispondere a questa domanda analizzando le caratteristiche delle coperture estive e del loro impatto sul comportamento dell’auto in strada.
Le caratteristiche di una gomma estiva
Le prerogative che caratterizzano uno pneumatico ‘stagionale’ sono, di base, due: la mescola e la struttura del battistrada.
Per quanto riguarda la mescola delle gomme estive, questa è più ‘dura’ rispetto a quella degli pneumatici invernali, in quanto contiene meno silice. Tale composizione fa sì che la gomma sia in grado di sopportare meglio lo stress e le sollecitazioni provocate dall’attrito con il fondo stradale in presenza di elevate temperature. Il caldo, infatti, tende ad ‘ammorbidire’ la carcassa; ragion per cui, la mescola non può essere troppo morbida, al fine di garantire aderenza ottimale.
La conformazione del battistrada è un altro tratto distintivo delle coperture estive.
La geometria delle scanalature e delle tassellature è piuttosto lineare, e si presenta meno complessa ed articolata rispetto sia alle ‘4 stagioni’ sia alle gomme termiche.
I solchi longitudinali servono a deviare l’acqua verso l’esterno in caso di pioggia mentre i tasselli garantiscono il giusto ‘grip’ tra la ruota e l’asfalto. In generale, però, una gomma estiva presenta una superficie di contatto più ampia se raffrontata a quella degli pneumatici da neve, i quali sono contraddistinti da scanalature più ampie e una tassellatura più ‘fitta’.

Quali vantaggi offrono
Le gomme estive rappresentano un prodotto sviluppato appositamente per essere impiegato in condizioni climatiche ed ambientali ben precise, caratterizzate da temperature medio alte (superiori a 7°). Queste coperture vengono realizzate con apposite tecnologie, al fine di garantire riscontri prestazionali che influenzano non solo la dinamica di guida del mezzo ma anche altri fattori, quali il consumo di carburante e le emissioni inquinanti.
Partiamo dai consumi: una gomma estiva, grazie ad una più ampia superficie di contatto con il fondo stradale, garantisce maggiore trazione. Ragion per cui, la vettura riesce ad ottimizzare la potenza sviluppata dal motore consumando una minor quantità di carburante. Ciò è dovuto anche alla mescola ‘dura’: la gomma resiste ad un eccessivo ammorbidimento che potrebbe aumentare l’attrito con l’asfalto e, di conseguenza, il dispendio di carburante (un po’ come accade quando la gomma è sgonfia).
Com’è facile intuire, minori consumi determinano anche una riduzione delle emissioni inquinanti, nonché un certo margine di risparmio sui costi di esercizio dell’auto. A tal riguardo va comunque tenuto presente che il consumo di carburante dipende anche dalle condizioni di viaggio, dal chilometraggio e dal tipo di tragitto percorso.
L’unico svantaggio connesso all’impiego di pneumatici estivi deriva dai limiti imposti dalle normative vigenti. Pertanto, è possibile circolare con questo tipo di equipaggiamento solo dal 15 aprile al 15 novembre, a meno che il tratto di strada da percorrere non sia interessato da un’estensione dell’obbligo di gomme invernali.
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