Un viaggio nel passato: il museo dei Treni. Ma dove si trova?

museo dei treni

Lenti o veloci, vetusti o moderni, i treni mi hanno sempre affascinato. Per non parlare delle stazione ferroviarie, dalle più popolate a quelle isolate, abbandonate …. passerei ore a osservarle.

Tiziano Terzani scriveva:

“Le stazioni sono una mia vecchia passione. Potrei passarci giornate intere, seduto in un angolo, a guardare quel che succede. Quale altro posto, meglio di una stazione, riflette lo spirito di un paese, lo stato d’animo della gente, i suoi problemi?”

museo dei treni

Tornare indietro nel tempo e sognare di prenderlo quel treno è possibile grazie al Museo Ferroviario della Puglia.

Il Museo, situato a Lecce e ospitato nei capannoni della “Squadra Rialzo” (ex-officine delle FS), custodisce la Storia dello sviluppo delle ferrovie sul territorio regionale. Un tuffo nel passato dove attraverso una collezione che spazia dai rotabili ai vecchi macchinari e attrezzi di lavoro, dal modellismo ferroviario fino a cimeli e documenti storici, lo spettatore può viaggiare attraverso oltre un secolo di storia dei trasporti Pugliesi.

Sara’ possibile camminare tra treni a vapore e dell’acqua dei primi del 900, treni per il trasporto merci, loco-trattori da manovra, locomotori elettrici, automotrici, carri bagagagli/riscaldatori.

Veri e autentici cimeli del mondo in carrozza raccolti nei capannoni e raccontati da pannelli esplicativi.

museo dei treni museo dei treni

In esposizione troviamo alcuni rotabili storici, tra cui una locomotiva a vapore del 1911.

Vi consiglio di visitare anche  la carrozza Centoporte, un treno realizzato tra il 1928 e il 1939. Ci spiegano che questa carrozza veniva utilizzata per il trasporto di studenti e pendolari con sistema di riscaldamento e poltrone in legno.

Durante la seconda guerra mondiale varie Centoporte furono trasformate in carrozze-ospedale per il trasporto dei feriti. Alcune carrozze barellate furono successivamente usate per treni di pellegrini dirette verso santuari in Europa, e furono le uniche centoporte adibite a servizio internazionale.

L’esemplare ospite del museo è stato trasformato in un piccolo museo a sua volta, che racconta l’evoluzione del treno come mezzo per il “viaggio di piacere” tra sopraffini arredi, servizi di lusso e cabine confortevoli.

museo dei treniAl viaggio di piacere si contrappone invece il viaggio del dolore sulla carrozza cellulare.  Questa carrozza serviva per il trasporto di detenuti. Erano delle vere e proprie prigioni ambulanti entrate in servizio nel 1954. La colorazione originale era quella in uso su tutte le carrozze dell’epoca: “Castano” sulla parte bassa della cassa. Negli anni’60 assunse la colorazione in “grigio ardesia”. Un treno, quuindi, per il trasporto dei prigionieri, costretti in cabine strette e poco illuminate, veri e propri forni nei periodi estivi. Probabilmente unico esemplare ancora in piedi in Italia

Alcuni vagoni sono adibiti a sale espositive; alcune stanze del museo ospitano ricostruzioni degli ambienti della stazione con in mostra oggetti un tempo utilizzati dai ferrovieri e plastici di stazioni del Salento percorse dalle Ferrovie del Sud Est.

La mente continuerà a viaggiare osservando le bellissime valige di cartone presenti nel museo che richiamano alla mente le immagini degli esodi di migranti.

Ma visto che di viaggiare si parla, il museo offre anche la possibilità di andare oltre e osservare una bellissima collezione di manifesti pubblicitari d’epoca e plastici fedelmente ricostruiti dai volontari dell’Aisaf (Associazione Ionico-Salentina Amici Ferrovie), creatori e gestori del museo.

Colgo l’occasione per ringraziare il museo oer averci permesso di scattare queste bellissime fotografie e un ringraziamento speciale anche ai fotografi Żaneta Nawrot  e Gianpiero di Molfetta.

Io non posso augurarvi un Buon Viaggio allora!

Alla prossima

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