Vaccini bambini

Vaccini bambini: come è cambiata la legge e cosa fare prima dell’inizio dell’anno scolastico.
Quest’anno con l’apertura di scuole ed asili i genitori italiani si ritroveranno ad avere qualche grattacapo in più dovendosi cimentare negli adempimenti previsti dalle nuove disposizioni legislative in tema di vaccinazioni.
Legge vaccini
Vaccini obbligatori Italia
Con il presente articolo si vogliono sintetizzare i contenuti della Legge 31 luglio 2017, n. 119 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”, al fine di renderne più fruibile la disciplina, esplicitando, altresì, le modalità operative con cui ASL e MIUR hanno deciso di intervenire.
VACCINI OBBLIGATORI BAMBINI:
a) anti-poliomielitica;
b) anti-difterica;
c) anti-tetanica;
d) anti-epatite B;
e) anti-pertosse;
f) anti-Haemophilus influenzae tipo b.
a cui si sono aggiunti:
a) anti-morbillo;
b) anti-rosolia;
c) anti-parotite;
d) anti-varicella.
Sono facoltativi ma gratuiti e fortemente raccomandati:
antimeningococcica B e C
antipneumococcica
antirotavirus
Vaccini neonati
– DESTINATARI: le vaccinazioni devono essere somministrate a tutti i nati del 2017. Per i nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel calendario vaccinale nazionale vigente nell’anno di nascita.
– CASI DI ESONERO: i bambini e i ragazzi già immunizzati a seguito di malattia naturale comprovata dalla notifica effettuata dal medico curante nonché i bambini che presentano specifiche condizioni cliniche che rappresentano una controindicazione permanente e/o temporanea alle vaccinazioni.
– VACCINI OBBLIGATORI E NIDO/SCUOLE DI INFANZIA (per i bambini da 0 a 6 anni): il rispetto degli obblighi vaccinali è una condizione necessaria per l’ammissione.
– VACCINI OBBLIGATORI E SCUOLA PRIMARIA: il mancato rispetto degli obblighi vaccinali non preclude l’accesso a scuola ed esami, ma comporta da parte dell’Asl un percorso di recupero della vaccinazione con la possibilità di irrogazione di sanzioni amministrative, come si argomenterà in seguito.
– DISPOSIZIONI TRANSITORIE: per l’anno scolastico 2017-2018 è permessa la presentazione di un’autocertificazione sulle vaccinazioni effettuate o della prenotazione presso la propria ASL (da effettuarsi anche telefonicamente, con posta elettronica certificata o posta elettronica ordinaria) entro l’11 settembre 2017 atteso che il termine indicato dal decreto-legge (10 settembre 2017) è un giorno festivo e successivamente la consegna della documentazione entro il 10 marzo 2018. In caso contrario il minore non potrà più accedere ai servizi.
Nelle scuole di primo e secondo ciclo la documentazione va presentata entro il 31 ottobre 2017 (o entro il 10 marzo per chi ha prodotto un’autocertificazione) e non costituisce requisito di accesso alla scuola.
Se il genitore/tutore/affidatario non ha presentato la documentazione richiesta entro l’11 settembre 2017 o, nel caso di dichiarazione sostitutiva della documentazione, entro il 10 marzo 2018, il minore non in regola con gli adempimenti vaccinali ed escluso dall’accesso ai servizi rimarrà iscritto ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia e sarà nuovamente ammesso ai servizi, successivamente alla presentazione della documentazione richiesta. In ogni caso, la mancata presentazione della documentazione nei termini sarà segnalata, entro i successivi 10 giorni, alla ASL territorialmente competente che avvierà la procedura prevista per il recupero dell’inadempimento.
– FARMACIE: Le famiglie potranno prenotare direttamente in farmacia la profilassi tramite CUP.
– SANZIONI: per il mancato adempimento degli obblighi vaccinali, i genitori esercenti la responsabilità’ genitoriale o i tutori rischiano il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 100 ad euro 500 a seconda della gravità del fatto, salvo che, a seguito di contestazione da parte dell’azienda sanitaria locale territorialmente competente, provvedano, nel termine indicato nell’atto di contestazione, a far somministrare al minore il vaccino ovvero la prima dose del ciclo vaccinale.
– NASCE L’ANAGRAFE NAZIONALE VACCINI: nella quale sono registrati tutti i soggetti vaccinati e da sottoporre a vaccinazione, le dosi ed i tempi di somministrazione e gli eventuali effetti indesiderati.
VACCINI SI O NO
Dunque, favorevoli o no-vax, queste in grandi linee sono le disposizioni a cui bisognerà adeguarsi, tenendo presente che poi ogni Regione si è adoperata con modalità differenti per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla normativa: tra chi ha inviato lettere alle famiglie (Piemonte), chi ha fissato colloqui diretti (Val d’Aosta) e chi ha previsto moratorie (es. Bolzano).
La Puglia, è stata il primo Ente in Italia che, attraverso un accordo con Federfarma, ha consentito la possibilità di richiedere direttamente e gratuitamente in farmacia il certificato vaccinale dei minori compresi tra i 0 e i 6 anni, garantendo così lo smaltimento di file presso centri vaccinali.
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