Voglio Louis Vuitton: no, è solo H&M

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Questa volta la catena svedese per eccellenza H&M, da tempo attenta alla haute couture ed al pret-a-porter e che vanta collaborazioni con tantissimi stilisti importanti come Alber Elbaz, Karl Lagerfeld, Versace, Marni, Jimmy Choo sembra averla fatta sporca…

Almeno così pensano in molti dopo aver visto uno dei tanti look proposti per questa primavera estate 2012.

Care ragazze non vi sbagliate, il colletto, il top e la gonna sembrano proprio copiare e ripetere il look disegnato da Marc Jacobs per Louis Vuitton ed i colori utilizzati richiamano quelli della sfilata come il giallo ed il turchese.

In questi casi una riflessione sorge spontanea: se la moda democratica si avvicina troppo al lusso copiandola e rendendola fruibile a tutti, nel lungo periodo questo potrebbe comportare anche un impoverimento delle griffe stesse e degli stessi consumatori che vedranno sempre più il lusso come troppo accessibile facendogli perdere smalto e appeal.

Traduzione??? Saremo invasi dai grandi magazzini….

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3 Comments

  1. e se la moda democratica si avvicina troppo al lusso copiandola e rendendola fruibile a tutti, che problema c’è? devono esserci i vestiti da povero e da ricco? e se la ricchezza smettesse di distinguersi per il vestito? Si darebbe più importanza a quello che dice la gente, non a quello che veste.
    Non voglio essere polemica, mi piace molto il vostro blog, lo leggo spesso e volentieri. Ma per favore, si può parlare di moda anche senza essere superficiali. La moda è anch’essa cultura se trattata nel modo giusto. Il problema dell’impoverimento della griffe non deve essere tradotto “ecco, adesso tutti possono comprare un vestito di marc jacobs” ma un “chi potrò portare avanti la passione, la cura e la cultura del vestito se in giro ci sono solo h&m?”. questo è un discorso che ha senso.

    • Quello che dici tu è verissimo, sono in sintonia con te. Ma il mio pensiero è anche un altro. Per quanto mi riguarda le catene low cost dovrebbero essere non una scopiazzatura delle griffe ma una fucina di giovani creativi. Quello che a mio avviso le catene come Zara, Mango ed H&M dovrebbero fare è assumere e dare la possibilità a giovani artisti, designer emergenti e tutti coloro che studiano nelle scuole di moda e che hanno voglia di dimostrare, di creare delle collezioni libere, all’avanguardia, dando loro la possibilità di emeregere. Invece di Lanvin for H&M, Versace, Marni etc etc…perchè non creare delle capsule collection di artisti nuovi, giovani, dando anche a loro una possibilità. E’ molto più umiliante invece essere costretti a guardare le sfilate su vogue e scopiazzare….

  2. Anche Zara ha copiato a manbassa da Vuitton e Chanel…basta entrare, ogni volta che cambia lo stock, 2 settimane, farsi un giro e spuntare la lista dei designer copiati 🙂


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